Via libera del Consiglio d’Europa. La ratifica a partire da novembre. «L’adozione ai single è un grande passo avanti», dice Terry Davis
Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, riunito oggi a Strasburgo per la sua 118esima sessione, ha adottato la nuova Convezione europea sulle adozioni.
«La Convenzione aggiorna il testo del 1967, alla luce dei cambiamenti sociali ed economici degli ultimi 40 anni», ha detto Maud De Boer Buquicchio, vicesegretario del Consiglio d’Europa. «Migliora le procedure per le adozioni nazionali e le rende più trasparenti, efficienti, in grado di prevenire qualsiasi abuso. La nuova Convenzione milgiora anche, nelle stesse direzioni, le condizioni per le adozioni internazionali».
Scopo dell’aggironamento del testo del 1967 è – dice un comunicato ufficiale del Consiglio d’Europa – tener conto degli sviluppi sociali e legali connessi alla Convenzione europea sui diritti umani e chiarire nella cultura e nella pratica che il miglior interesse del minore deve sempre precedere ogni altra considerazione.
La Convenzione introduce alcune novità:
il consenso del padre è sempre necessario, anche dove il bambino è nato fuori dal matrimonio;
il consenso del minore è necessario ogni qual volta il minore abbia l’età per comprendere ed espriemere la propria violontà;
l’accesso all’adozione è esteso alle coppie eterosessuali conviventi che si sono registrate presso un apposito registro nazionale, laddove gli Stati riconoscano questa istituzione;
l’accesso all’adozione è esteso ai single;
la Convenzione lascia liberi gli Stati di estendere l’accesso alle adozioni anche a coppie omosessuali che vivano una relazione stabile;
l’età minima per chi adotta deve essere fra i 18 e i 30 anni, con una differenza di età con il minore di almeno 16 anni.
L’apertura a single, coppie di fatto e coppie dello stesso sesso è esplicitata all’articolo 7.
«So di molti genitori single, inclusi genitori adottivi, che crescono il loro bambino in maniera esemplare», ha commentato il segretario generale Terry Davis. «L’interesse del bambino deve sempre essere in cima alle priorità e considerazioni. A mio parere la possibilità offerta dalla nuova Convenzione di estendere ai single il diritto di adottare un bambino è un importante passo avanti».
La Convenzione potrà essere firmata dai singoli Stati a partire da una data ancora da fissare, ma attorno alla metà di novembre, con il passaggio della presidenza dalla Svezia alla Spagna.
Una ratifica a passo lento, anzi, coi piedi di piombo: così la senatrice Laura Bianconi (Pdl), dal 2004 in Commissione bicamerale per l’Infanzia, delinea l’iter italiano per recepire la nuova Convenzione europea sulle adozioni. «L’indicazione europea dovrà essere impattata con il sentimento della maggioranza degli italiani: su temi così delicati, visto quel che è successo coi Dico, è impensabile una ratifica sic et simpliciter, senza un ampio dibattito parlamentare e culturale».
tratto da VITA
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