La Suprema Corte, infatti, stabilisce che i genitori sono civilmente responsabili per i danni cagionati dal figlio minore di età ma capace di intendere e volere nei confronti di un bambino che giocava con lui. Sui predetti genitori incombe l’obbligo di risarcire i familiari del bambino per il pregiudizio subito. La sentenza è conforme al consolidato orientamento giurisprudenziale che afferma la culpa in eligendo e in educando dei genitori (art. 2048 cod. civ. «Responsabilità dei genitori dei tutori dei precettori e dei maestri d’arte»). Secondo quanto sancito dal Codice penale (art. 97 cod. pen.) il minore è esente da responsabilità in quanto ritenuto incapace per presunzione iuris et de iure, mentre in sede civile è il giudice che caso per caso valuta discrezionalmente se il minore sia responsabile civilmente in quanto capace di intendere e volere….

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