La ex moglie, che per anni ha tradito il marito se quest’ultimo non ha mai “protestato” per l’infedeltà coniugale, non perde il diritto all’assegno di divorzio.
Lo afferma la Cassazione (sentenza 12419) che ha confermato il diritto di una ex moglie a ricevere dall’ex marito l’assegno divorzile nonostante che lei, negli ultimi 12 anni di vita matrimoniale avesse intrattenuto una relazione stabile con un altro uomo.


L’ex marito sosteneva che alla donna fosse da addebitare la fine del matrimonio e la conseguente perdita del diritto ad essere mantenuta.
La suprema corte ha sentenziato che la circostanza che lui “avesse tollerato” la lunga relazione extraconiugale della moglie rende non accoglibile la sua richiesta di addebitare alla ex la colpa del divorzio. In proposito, i supremi giudici rilevano che il marito non aveva preso “iniziative coerenti” dopo la scoperta della “doppia vita” della moglie per la quale non aveva mai manifestato “disagi”.


La Cassazione, tuttavia, ha respinto anche il ricorso con il quale la moglie chiedeva di avere un assegno più sostanzioso. Alla donna l’importo era stato ridotto da 2500 a 1300 euro, dai giudici della Corte d’Appello di Venezia, dopo che il marito, con l’aiuto di un investigatore privato, aveva dimostrato che lei viveva ‘more uxorio’ con un benestante agente di commercio che aveva molte macchine e moto di grossa cilindrata. Anche per la Cassazione la decurtazione dell’assegno è legittima.

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