Contro il Bullismo, che fare?
Gravi episodi di violenza ma anche umiliazioni e soprusi. Aggressioni fisiche e verbali tra giovani nelle scuole, nelle piazze, nei luoghi di ritrovo. Il cosiddetto fenomeno del bullismo è sempre più diffuso nel nostro Paese, come in altre nazioni, e può creare gravi disagi in chi lo subisce. Non si tratta solo di atteggiamenti provocatori o di derisione ma anche di vere e proprie aggressioni, intenzionali e ripetute nel tempo, che coinvolgono soprattutto i giovani tra i 7 e i 18 anni. Ci sono una serie di comportamenti che se ripetuti frequentemente possono essere identificati con il termine di bullismo soprattutto se chi li subisce non riesce a difendersi. Eccoli: ricevi insulti o minacce; ti spingono, ti danno calci e pugni, ti fanno cadere; ti danno dei soprannomi antipatici e ti prendono in giro; diffondono voci maligne su di te; ti offendono per la tua razza, per il tuo sesso o per la tua religione; fanno sorrisetti e risatine mentre stai passando; parlano in codice se sei presente; ricevi sms, e-mail e telefonate offensive; ti ignorano e ti voltano le spalle se ti avvicini; ti costringono a fare cose che non vuoi; ti rubano o nascondono i libri, la merenda, la paghetta o le altre tue cose. Per combattere il fenomeno e sensibilizzare le giovani generazioni molte Questure della Polizia di Stato hanno dato vita ad alcune iniziative tra cui opuscoli, brochure e consigli vari, che riportiamo nel nostro approfondimento.
Fonte: www.governo.it
Dossier su ”Bullismo: che fare?”
Gravi episodi di violenza ma anche umiliazioni e soprusi. Aggressioni fisiche e verbali tra giovani nelle scuole, nelle piazze, nei luoghi di ritrovo.
Il cosiddetto fenomeno del bullismo è sempre più diffuso nel nostro Paese, come in altre nazioni, e può creare gravi disagi in chi lo subisce. Non si tratta solo di atteggiamenti provocatori o di derisione ma anche di vere e proprie aggressioni, intenzionali e ripetute nel tempo, che coinvolgono soprattutto i giovani tra i 7 e i 18 anni.
Ci sono una serie di comportamenti che se ripetuti frequentemente possono essere identificati con il termine di bullismo soprattutto se chi li subisce non riesce a difendersi.
Eccoli:
ricevi insulti o minacce;
ti spingono, ti danno calci e pugni, ti fanno cadere;
ti danno dei soprannomi antipatici e ti prendono in giro;
diffondono voci maligne su di te;
ti offendono per la tua razza, per il tuo sesso o per la tua religione;
fanno sorrisetti e risatine mentre stai passando;
parlano in codice se sei presente;
ricevi sms, e-mail e telefonate offensive;
ti ignorano e ti voltano le spalle se ti avvicini;
ti costringono a fare cose che non vuoi;
ti rubano o nascondono i libri, la merenda, la paghetta o le altre tue cose.
Per combattere il fenomeno e sensibilizzare le giovani generazioni molte Questure della Polizia di Stato hanno dato vita ad alcune iniziative tra cui opuscoli, brochure e consigli vari, che riportiamo qui nel dossier.
Fonte: Polizia di Stato