E’ in corso a Firenze il XIII Congresso Europeo di Psichiatria infantile. Provocatorie sono state le dichiarazioni del professore Bennett L. Leventhal, docente di Psichiatria all’Università dell’Illinois, sul tema scottante ed attuale del bullismo.
“Con il termine bullismo dobbiamo intendere una pletora di manifestazioni diverse, dall’uso di appellativi svalutanti, a comportamenti di esclusione sociale, ad intimidazioni e vessazioni, fino a verie propri soprusi fisici”. Secondo il professore Leventhal il bullismo è più subdolo nelle ragazze che nei ragazzi ma è comunque diffuso in entrambi i sessi. L’intervento deve essere allargato alla comunità per poter essere efficace, attraverso un livello di allerta sulle modalità relazionali patologiche.Anche la famiglia ha un ruolo in questo processo e deve, per esempio proporre la risoluzione dei problemi mediante l’impiego di modalità non conflittuali. E’ stato calcolato anche il costo di un intervento preventivo, sarebbero sufficienti investimenti di 5-7 dollari per individuo per arginare un problema in dilagante crescita. “Per funzionare-ha concluso Bennett- l’atteggiamento politico nei confronti del fenomeno deve essere più specificatamente orientato verso la prevenzione e l’educazione: l’azione è efficace se si parte dalla base, non dall’apice della società.”

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