Si è concluso a Varsavia lo Human Dimension Implementation Meeting, l’incontro annuale organizzato dall’Ufficio OSCE per le Istituzioni Democratiche ed i Diritti Umani (ODIHR), per fare il punto sull’attività dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), nei vari dossier che riguardano i diritti umani e le libertà fondamentali e l’attuazione da parte dei 56 Stati partecipanti degli standard e degli impegni assunti in seno all’organizzazione.
Si tratta del più importante evento in materia di diritti e libertà fondamentali nel corso del quale le delegazioni degli Stati partecipanti, quelle dei partner asiatici (Giappone, Thailandia, Afganistan, Egitto e Israele), le istituzioni OSCE, le altre organizzazioni interessate e i rappresentanti della società civile, discutono l’attuazione concreta degli impegni OSCE a livello nazionale e le eventuali strategie per rafforzare democrazia, stato di diritto, il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, nell’ottica di un approccio globale alla sicurezza in Europa.
Particolare attenzione è stata dedicata alla discussione del “Piano d’azione su Rom e Sinti” sotto il profilo di partecipazione alla vita politica e superamento della discriminazione. A quattro anni dall’adozione del Piano d’azione, il meeting ha voluto focalizzare la sua attenzione sull’esame delle strategie, dei programmi e delle iniziative realizzate dagli Stati membri in favore dei Rom, con particolare riguardo alla loro partecipazione alla vita politica.
Alla giornata dedicata alle comunità Rom e Sinti hanno partecipato per l’Italia, oltre al Ministero degli Esteri, al Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità e l’UNAR (Ufficio Nazionale Anti discriminazione Razziale) il Ministero dell’Interno Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione.
Dott.ssa Cesira Cruciani