E’ inutile negarlo. Oggi l’avvocato familiarista deve essere completo, più di prima.
La materia più “vicina” al diritto di famiglia è il diritto penale. Sembra strano, ma è così.
Statisticamente il 30% delle separazioni giudiziali ha appendici in sede penale.
Dunque il legale che, per esempio, sta operando in una separazione, può essere chiamato a dare una consulenza (o assistenza) al proprio cliente allorché si sia consumato uno dei tanti reati familiari.
E’ necessario che il familiarista (termine più generale rispetto a “matrimonialista”) sia in grado di riconoscere il reato (conosca, per esempio, la differenza tra maltrattamenti e lesioni), sappia quando vi è una procedibilità di ufficio (aspetto che impedirebbe una remissione di querela) o ad istanza della persona offesa.
Non sarebbe ipotizzabile un legale di tale materia che ogni qualvolta accade qualcosa di penalmente rilevante, entra nel panico ed è costretto a rivolgersi ad un altro collega (con tutte le conseguenze di costi, tempi, strategie).
Il diritto di famiglia impone e presuppone, dunque, una preparazione completa, plurispecialistica.
E tutto ciò non contraddice affatto il credo dell’AIAF che si basa sull’obbligatorietà della specializzazione dell’avvocato. Semmai rafforza tale principio.
Per questo l’AIAF, nei prossimi periodi, punterà molto sul diritto penale della famiglia.
Il 20 ottobre p.v. a Salerno, presso
Abbiamo registrato iscrizioni da ogni parte del Paese.
Per informazioni sul Convegno potete contattare lo 089-234815.
Avv. Gian Ettore Gassani
Presidente AIAF Sezione Distrettuale di Salerno
Presidente Camera Minorile Salernitana