Triste primato: un italiano su tre dai 5 ai 17 anni è sovrappeso
I bambini sono pigri e mangiano male. Passano pomeriggi sdraiati sul divano davanti alla tv, il 23% s’imbottisce di merendine. A tavola invece sono svogliati. In compenso il 15% non pratica alcuno sport. La giornata casalinga prevede più di due ore davanti al computer impegnati ai videogiochi. Otto bambini su dieci utilizzano il web quotidianamente, il 25% per più di due ore. Esiste anche una geografia degli stili di vita per regione: in testa per uso del pc i calabresi, in coda sardi, umbri e valdostani.
Il quadro sconfortante della realtà giovanile italiana viene da un’indagine Swg per Moige. A lasciare interdetti è un altro elemento che arriva dall’Iots (International obesity task force) e apre una finestra su quelli che sono gli insegnamenti alimentari che i genitori impartiscono ai figli: il 36% degli italiani dai 5 ai 17 anni è sovrappeso e questo ci pone al primo posto in Europa, battendo, se pur sul filo di lana, gli spagnoli. Un trend negativo in crescita: entro il 2010 si prevede il raddoppio del dato.
Un problema grave che ha fatto scattare l’allarme: l’Organizzazione mondiale della sanità invoca una maggiore sensibilizzazione delle famiglie e della scuola, la Coldiretti avverte che le malattie dell’obesità sono responsabili del 7% dei costi sanitari. In tale contesto anche una singola iniziativa può aiutare.
L’ha presa Nickelodeon, il canale d’intrattenimento per bambini più diffuso al mondo. Nato negli Usa 29 anni fa è capace di raggiungere 300 milioni di case in tutto il mondo, è approdato in Italia nel 2004 su Sky (canale 604). I dirigenti hanno deciso di spegnere Nickelodeon per un giorno, mandando in video oggi, e per 24 ore, un cartello che invita i piccoli spettatori a uscire da casa e a giocare nei parchi.
La giornata di Nickelodeon è accompagnata da iniziative in tutte le maggiori piazze italiane. Ne parla Massimo Bruno, responsabile editoriale: «Siamo convinti della nostra scelta, ci farà perdere migliaia di euro in pubblicità e punti di share ma è in linea con la filosofia provocatoria di Nickelodeon, fedele all’idea che la tv vada usata in maniera intelligente e nel rispetto dei bambini. Il play day è una provocazione simbolica che vuole combattere la dipendenza da junk food che ha assunto dimensioni d’allarme sociale. Per questo abbiamo un sito visitato da un milione di bimbi: insegna le procedure di una vita sana».
Una situazione che vede i genitori sul banco degli accusati, colpevoli di trascuratezza. Ma c’è chi cerca di affrontare la situazione con fantasia. Come Ambra Angiolini, due figli di 4 e 2 anni. «Non passo il mio tempo a pormi il problema della tv, mi limito a occupare la loro giornata con cose divertenti. I piccoli cercano di emulare i genitori e allora insieme ascoltiamo musica, facciamo torte e guardiamo anche la tv. E in casa faccio entrare solo i cibi che dico io. Per coerenza ho rifiutato di fare uno spot per merendine: ai miei figli non ne faccio mangiare e non vedo perché dovrei pubblicizzarle».
LA STAMPA
…