Per essere mamma, occorrerebbe un corso di studi particolari che ancora non è stato inventato, ma per quel che riguarda i canoni classici dell’istruzione sono invece le mamme adottive quelle che si aggiudicano il primato. Tra loro, poche le casalinghe, mentre spiccano impiegate, insegnanti e libere professioniste. Più istruite rispetto alla media: una mamma adottiva su tre (32%) è laureata in una percentuale di circa cinque volte superiore di quella che si trova nelle donne sposate (6,4%). Lo sottolinea la Commissione per le adozioni internazionali (Cai), organismo della Presidenza del Consiglio, che ha di recente pubblicato l’ultimo rapporto sul fenomeno, quello relativo al 2008. Anno da record nazionale per le adozioni internazionali: 3.977 bambini sono giunti dall’ estero, il 16,3% in più rispetto al 2007.


Mamme più istruite. Fra le casalinghe si registra il 13,5% di adozioni, una percentuale che rappresenta meno di un terzo di tutte le casalinghe sposate nel nostro paese (43,5%). Ma anche i papà adottivi sono mediamente più istruiti della popolazione generale, anche se con percentuali inferiori rispetto alle mogli. Il 28% dei padri adottivi ha una laurea contro l’8% dell’intera popolazione. Il diploma di scuola superiore è posseduto dal 45,3% dei papà e dal 47,4% delle mamme mentre il diploma di scuola media dal 23,4% e dal 16,3%. I coniugi adottanti senza titolo di studio o in possesso solo della licenzia elementare sono l’1% a fronte del 30,5% dei mariti e del 33,3% delle mogli nella popolazione complessiva. I più alti titoli di studio vanno di pari passo con i più alti livelli di occupazione: il 43% dei papà adottivi e il 44,7% delle mamme adottive sono impiegati. Seguono, per i papà, gli operai (13,8%) e i liberi professionisti (11,1%); per le mamme, le insegnanti (15,3%), le casalinghe (13,5%), le libere professioniste (6,5%).


L’età media della coppia adottiva. Analizzando le coppie adottive, il rapporto segnala un’altra caratteristica: la loro età matura. Proprio come avviene in Italia con il matrimonio che vede aumentare l’età degli sposi, segnala il rapporto. L’età media delle coppie che adottano è di 41,5 anni per i mariti e 39,6 anni per le mogli (un dato stazionario rispetto al 2007).


Le cifre delle adozioni. Ma il cammino verso l’adozione non è un percorso facile e solo un terzo di quelle in possesso di un decreto di idoneità all’adozione riuscono a portare a termine il progetto e così ad accogliere un bambino straniero come proprio figlio. Dal novembre 2000 (quando è entrata in vigore la nuova legge sulle adozioni internazionali ed è nata la Cai), sono state 19.583 le coppie che hanno adottato nel nostro paese; in questo periodo sono entrati in Italia 24.001 minori.


Primato della Lombardia. Lo scorso anno, il maggior numero di coppie si è avuto in Lombardia (712; erano state 594 nel 2007); segue il Veneto (327; 292) e la Toscana (316; 266). In tema di adozioni, l’Italia si trova al terzo posto nel mondo dopo Usa e Spagna. Ma presto, il nostro paese – sostiene la Cai – potrebbe arrivare al secondo posto alle spalle degli Usa. Dal 2005 il numero di bambini stranieri adottati è aumentato del 38%. Dei quasi 4 mila adottati nel 2008, 2.303 sono maschi, 1.674 femmine. Hanno per lo più fra i 5 e 9 anni (43,7%). L’Ucraina è il paese dove giungono soprattutto i bambini (16,1%). Seguono la Federazione Russa (11,7%), la Colombia (10,9%), il Brasile (9,3%), l’Etiopia (8,5%), il Vietnam (7,9%).


IL MESSAGGERO

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