Mogli che tradite i mariti, attente! Perché l’infedeltà, non solo rischia di mandare in frantumi un matrimonio, ma potrebbe indurre il consorte a svergognarvi pubblicamente senza che possiate fargliela pagare penalmente. Con una delle sue sentenze destinate a far scalpore, la cassazione ha infatti annullato la condanna a sei mesi di reclusione inflitta dalla corte d’appello di Napoli a un marito che per vendicarsi del tradimento della moglie con il cognato, accecato dall’ira e dalla gelosia, aveva scritto una lettera scabrosa inviandola a 16 docenti universitari, colleghi della moglie, in cui oltre a svelare l’infedeltà, aveva riportato brani molto intimi che la stessa consorte annotava in un suo diario. La donna aveva denunciato tutto e fatto condannare il marito a sei mesi appunto, e al risarcimento economico dei danni morali. Ma secondo i giudici della suprema corte, l’uomo non è punibile in quanto gli è stato riconosciuto di aver agito in preda a uno stato d’ira le cui reazioni, anche se così esagerate, vengono previste e assolte dall’articolo 51 del codice penale. Come dire che l’infedeltà, in cui fatalmente possono incappare le consorti, autorizza chi la subisce a svergognare il partner, senza che per questo debba pagarne le conseguenze penali.


Fonte: TG5.it

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