La scorsa settimana è stato presentato dall’ONU e dall’UNICEF il rapporto sulla violenza sui minori. Spulciando le cifre si rimane inorriditi per i numeri da capogiro che coinvolgono questi soggetti indifesi. La relazione fa riferimento all’anno 2002 e parla di ben 53 mila omicidi di bambini in un anno, mentre oltre 220 milioni sono i minori costretti a subire rapporti sessuali forzati (circa il 10% dei bambini del mondo). Ma Non è tutto.


Sono circa 140 milioni le donne costrette alla pratica dell’infibulazione, di cui la maggioranza bambine.


Il rapporto ONU descrive il disagio minorile a 360 gradi, dove il loro sfruttamento nei più svariati campi è una piaga insormontabile, infatti, nel 2004, sono 218 milioni i bambini coinvolti in lavori di ogni tipo di cui 116 milioni in attività rischiose e ben 6 milioni sottoposti ai lavori forzati per l’adempimento di un debito pecuniario.


Infine, sono 2 milioni i minori interessati nel giro di prostituzione o di materiale pedopornografico.


La freddezza e la dimensione di queste cifre confermano l’esistenza di un fenomeno in continua espansione. È evidente come siano i bambini i soggetti più deboli, in tutti i sensi, che necessitano di forme di tutela sempre più efficaci e rigorose, con il pieno coinvolgimento delle Nazioni Unite. Sono necessarie politiche internazionali inflessibili, un rafforzamento del multilateralismo, nonché una chiusura totale verso quei Paesi in cui tali crimini sono tollerati o addirittura autorizzati.


 


 


                                    LA REDAZIONE


 

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