La “disinvoltura” e il modo di fare “disinibito” e “intraprendente” di una ragazzina di 13 anni non rende meno grave il comportamento dell’uomo maturo che consuma con la minorenne consenziente rapporti sessuali completi. Lo dice la Corte di Cassazione, che rifiuta (con la sentenza 34120) di far rientrare nell”ipotesi di minor gravità” l’abuso. Per i giudici l’adulto avrebbe dovuto infatti avere “una sorta di obbligo morale di protezione e una particolare cautela nei confronti della minore”. (da “Il Sole 24 ore” del 12 ottobre 2006)  


 


 

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